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Bottiglia di Leyda ad armature mobili su sgabello isolatore quadrato
Bottiglia di Leyda ad armature mobili su sgabello isolatore quadrato
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8 Bottiglia di Leyda ad armature mobili su sgabello isolatore quadrato

n. 342-343 / 1876 - £ 1,60 ( Vol. I n. 369 ) Bottiglie di Leyda piccole ad armature mobili  Small Leyda bottles with mobile coils

90x90x200 

n. 340 / 1871 - £ 5,00 ( Vol. I n. 363 ) Sgabello isolatore quadrato  Square insulator stool

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Leyda bottles with mobile coil on an insulator stool

The Leyda bottle, with mobile coil, is a condenser used to show the persistence of the polarization of an insulator. It takes its name from the city of Leyda where Cunaeus, Musschenbroek’s disciple, discovered its effects by chance during some lab tests in 1746.

La bottiglia di Leyda è un condensatore le cui armature sono due bicchieri in ottone fra i quali è interposto un bicchiere in vetro, a pareti più alte, che funge da isolante. L’armatura interna è chiusa e comunica superiormente con l’esterno tramite un conduttore in ottone, ricurvo all’estremità, terminante con una sferetta.

Se si carica la sferetta con una macchina elettrostatica e si collega a terra il bicchiere esterno si crea tra le armature, per induzione, una differenza di potenziale. La bottiglia ad armature mobili si può scomporre nei suoi elementi costitutivi disponendoli sullo sgabello isolatore, in tal caso le cariche sulle armature si ridistribuiscono rendendole elettricamente neutre. Quando la si ricompone si rileva ancora una differenza di potenziale fra le armature dovuta alla persistenza della polarizzazione del vetro.

La bottiglia di Leyda prende il nome dalla città omonima, dove A. Cunaeus, allievo del professore di fisica ed astronomo Pieter van Musschenbroek (1692-1761), ne scoprì per caso, nel 1746, gli effetti durante alcune esperienze che il suo maestro eseguiva con lui e con il fisico svizzero J.N S. Allamand. Inoltre, in un carteggio tra E.J. Kleist, parroco di Kamin in Pomerania, e il dott. Lieberkuhn di Berlino, Kleist aveva descritto un’esperienza simile sulla bottiglia di Leyda. Tale descrizione, però, era troppo imperfetta per potere essere ripetuta e riprodotta, motivo per cui la scoperta di tale condensatore è attribuita a Cunaeus.

 
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