Storia di una collezione: La valorizzazione

Metodologia di lavoro

La catalogazione ha avuto inizio da un’analisi dello strumento in riferimento a numeri incisi, etichette, dettagli strutturali relativi alle diverse parti e modalità di assemblaggio; si è sviluppata attraverso la consultazione dei libri mastri, degli antichi inventari e attraverso un’accurata ricerca bibliografica. Tale ricerca ha permesso di raccogliere informazioni di tipo storico-didattico utili per la stesura del catalogo, attraverso l’analisi di libri di fisica, anche in lingua originale, contemporanei agli strumenti catalogati; di schede tecniche in possesso della ricca biblioteca della scuola; di manuali scolastici e di testi monografici.
Per alcuni strumenti, come si evince dalle relative schede, il gruppo di lavoro, non possedendo dati certi, ha formulato delle ipotesi suffragate da informazioni di diverso tipo, desunte da varie fonti e messe a confronto incrociato tra loro. Per un numero minimi di strumenti le deduzioni espresse non sono state sufficienti a dissolvere tutti i dubbi sul loro funzionamento o sul loro uso.

Gli strumenti a cui si fa riferimento in questo catalogo non risultano tutti restaurati, come nel precedente catalogo, a causa del fatto che sono insorti problemi di reperimento di disponibilità umane e finanziarie. Preso atto della situazione si è preferito tuttavia catalogare anche quegli strumenti del patrimonio del Liceo non esteticamente belli o completi, privilegiando in tal modo il loro ruolo didattico-museale, nella convinzione che pur nella loro incompletezza costituiscano una ricchezza conoscitiva sul piano dell’interazione con il visitatore e in particolare con gli studenti, principali fruitori dell’opera.
Un eventuale restauro futuro potrà essere rivolto verso le apparecchiature più rare nel loro genere o strutturalmente più complete.

Nel catalogo sono state inserite anche schede di strumenti non acquistati nel periodo 1860-1955, in quanto ritenuti comunque funzionali alla completezza del percorso strumentale affrontato.
Oltre agli strumenti catalogati la scuola possiede un patrimonio strumentale di circa un centinaio di pezzi, risalenti al periodo 1955-1970 circa, che potrebbe essere oggetto di un’ulteriore pubblicazione del settore.

Per quanto riguarda le scelte metodologiche relative alla strutturazione delle schede descrittive degli strumenti, pur avendo mantenuto una certa uniformità nell’organizzazione degli elementi costitutivi delle schede, come si evince dalla legenda che segue, si ritiene utile evidenziare che:


  • strumenti simili per funzionamento, anche se con elementi identificativi diversi caratterizzanti la loro peculiarità, sono stati presentati in un’unica scheda descrittiva; è il caso ad esempio della collezione dei termometri
  • la descrizione dello strumento, laddove necessariamente ricca di informazioni, ha comportato l’utilizzo di più pagine anziché di una sola come di norma
  • alcune foto presentano strumenti ritratti oltre che nel complesso anche nei particolari; altre foto contengono più strumenti affini
  • dove è stato possibile farne il riscontro, si è mantenuto il nome dello strumento secondo le diciture presenti negli inventari, aggiungendo solo in alcuni casi un secondo nome per facilitarne il riconoscimento. Nel caso in cui lo strumento non sia stato ritrovato nell’elenco dei libri mastri o negli inventari, causa lo smarrimento del cartellino identificativo, dopo avere fatto un’accurata ricerca storica, gli è stato attribuito un nome che richiamasse il funzionamento o l’autore in senso lato. In pochi casi, l’assenza totale di riferimenti documentati, ha indotto il gruppo di lavoro a scegliere comunque di catalogare gli strumenti in oggetto affidandosi ad una ricerca di tipo teorico fondata anche su prove sperimentali, relative al funzionamento e alla struttura delle parti componenti; tali casi sono rilevabili dalla lettura delle schede stesse
  • le schede degli strumenti sono generalmente presentate in ordine alfabetico ad esclusione di alcuni casi in cui sono posti in sequenza “pezzi” aventi tra loro un collegamento di tipo funzionale.
 
Strumentaria

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