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Pendolo di Focoult con due accessori
Pendolo di Focoult con due accessori
ALTRI STRUMENTI DI MECCANICA DEI SOLIDI

22 Pendolo di Foucault con due accessori

n. 219 / 1871 - £ 45,00 ( Vol. I n. 63)

160x160x240 dell’apparecchio è rimasta solo la sfera di piombo

Foucault’s pendulum with two accessories (only the lead sphere is left)

The device allows to demonstrate the terrestrial rotation motion. A complete theory of the rotation motion is due to Leon Foucault (1819-1868) who, in 1851 hung a 67 meters long pendulum with a swinging mass of 28 kg to the dome of Panthéon in Paris, carrying out, in such a way, the first public demonstration of terrestrial rotation.

Pendolo semplice costituito da un lungo filo inestensibile, flessibile, lungo una decina di metri e di peso trascurabile, qui mancante, e di una sfera cava di piombo che presenta un raccordo atto a fissare una punta metallica.

Dopo aver sospeso il pendolo lo si fa oscillare in modo che la suddetta punta possa sfiorare leggermente uno strato uniforme di sabbia fine posta sotto al pendolo stesso. Osservata la traccia della punta sulla sabbia, dopo qualche tempo dall’inizio della prova sperimentale, si scopre che il piano di oscillazione del pendolo sembra aver compiuto una piccola rotazione nel senso del moto apparente delle stelle fisse, in contraddizione con quanto previsto dalle leggi della meccanica secondo le quali il piano di oscillazione deve rimanere invariato. Il fenomeno si spiega con il movimento del pavimento, ossia della terra; il dispositivo infatti permette di provare il moto di rotazione terrestre.

L’esperienza in esame fu realizzata dal matematico e astronomo italiano, discepolo di Galilei, V.Viviani (1622-1703) nel 1661 a Firenze, ma il merito di formularne una teoria esplicativa completa si attribuisce al fisico francese L. Foucault (1819-1868) che nel 1851 sospese un pendolo lungo 67 metri con una massa oscillante di 28 kg alla cupola del Panthéon di Parigi, realizzando in tal modo la prima dimostrazione pubblica della rotazione terrestre. La dimostrazione fu sollecitata dal futuro imperatore di Francia Luigi Napoleone III che intendeva mostrare, in tal modo, il suo interesse fattivo per la scienza, tutte le apparecchiature furono infatti predisposte in soli quindici giorni.

 
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