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Radiometro Crookes
Radiometro Crookes
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27 Radiometro Crookes

n. 234 / 1875 - £ 25,00 ( Vol. I n. 228 )

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Crookes’ radiometer

The device allows to show thermo-luminous radiations, even very weak ones, which hit it and make the whirl in the centre of the ampoule rotate.

Una base in vetro sorregge, tramite uno stelo, un globo, anch’esso in vetro, contenente un minimo residuo gassoso. Nel centro del globo si trova un mulinello, formato da quattro alette di mica annerite da una parte e lucide dall’altra, che poggia in un incavo, tramite una sottile punta, al fine di ridurre l’attrito durante il moto.

Quando il dispositivo viene raggiunto da radiazioni termoluminose, anche di debole intensità, come quelle emesse da una fiamma di un cerino, il mulinello si mette in movimento con un verso di rotazione che si inverte quando nell’ampolla si ha un vuoto molto spinto.

Storicamente sono state formulate diverse teorie interpretative sulle cause della rotazione del mulinello, fra le quali, originariamente, quella di W. Crookes (1832-1919) fondata sulla pressione della luce prevista dalla teoria dell’elettromagnetismo; seguirono interpretazioni del fenomeno basate sulla teoria cinetica dei gas o sulla termodinamica dell’irraggiamento. La spiegazione attualmente più accreditata la si deve a O. Reynolds che, in suo lavoro del 1879, presentò uno studio sul comportamento di un gas rarefatto e sulla sua interazione con il bordo delle pale, il fenomeno che si verifica ai bordi delle suddette pale è di tipo termomeccanico ed è descritto da una forza totale diretta dalla superficie più calda, quella annerita, verso quella più fredda, mentre il gas scorre in verso opposto.

Nel 1901 il radiometro di Crookes fu effettivamente utilizzato per dimostrare, sperimentalmente, la pressione della luce da parte dei fisici Lebedev, Nichols e Hull.

 

 
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