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Elettroforo del Volta con lamina di ebanite e fondo di zinco
Elettroforo del Volta con lamina di ebanite e fondo di zinco
ALTRI STRUMENTI DI ELETTRICITà E MAGNETISMO

33 Elettroforo del Volta con lamina di ebanite e fondo di zinco

n. 387 inv.1893 / 1871 - £ 36,00

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Volta’s electrophore

The electrophore is a simple kind of electrostatic machine, invented by A. Volta in the second half of the 18th century. As we learn from a correspondence between Volta and Priestley, Volta himself suggests, for his own machine, the name of “perpetual electrophore” to point out how the shield may furnish charges for a long time without re-rubbing the basis.

L’elettroforo consiste in un disco di ebanite, detto "schiacciata", e in un disco conduttore di zinco, detto "scudo", munito di manico isolante. La schiacciata poggia sopra un piatto di legno provvisto di un collettore sferico di ottone.

Dopo aver elettrizzato per strofinio la base che assume carica negativa, vi si appoggia sopra lo scudo che vi aderisce non completamente poiché la superficie è scabra. Lo scudo si elettrizza per induzione, accumulando cariche positive sulla faccia inferiore e negative su quella superiore. Se si tocca poi quest’ultima con un dito il disco si carica totalmente di carica positiva e conserva tale stato anche quando lo si solleva e nello stesso tempo si toglie il contatto con il dito e la base. Per produrre nuove cariche è sufficiente ripetere le precedenti operazioni senza ricaricare la base.

L’elettroforo è un semplice tipo di macchina elettrostatica, fu inventata da A. Volta nella seconda metà del XVIII secolo. Come si ricava da un carteggio tra Volta e J. Priestley, lo stesso Volta suggerisce per il proprio apparecchio il nome di elettroforo perpetuo per indicare come lo scudo potesse fornire cariche per un lungo tempo senza strofinare nuovamente la base.

 

 
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