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Spettroscopio a visione diretta con becco Bunsen su recipiente di ottone
Spettroscopio a visione diretta con becco Bunsen su recipiente di ottone
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35 Spettroscopio a visione diretta con becco Bunsen su recipiente di ottone

n. 11 inv.1893 / 1875 - £ 69,00 ( Vol. I n. 314 )

110x110x250 / Lenoir e Forster - (Vienna)

Direct vision spectroscope with a Bunsen burner on a brass container

Only the Bunsen burner on a brass container is left of the original appliance owned by the Liceo. The burner is a spring thought of in such a way as to be able to study the spectra of gases of solid substances dipped into the flame.

Dell’apparecchiatura in dotazione al Liceo è rimasto solamente il becco Bunsen su un recipiente in ottone. Il bruciatore è una sorgente progettata in modo da poter studiare gli spettri dei gas di sostanze solide immerse nella fiamma. Tale studio avveniva per mezzo di uno spettroscopio costituito da un collimatore, da un prisma e da un cannocchiale per poter misurare angoli di deviazione relative alle singole componenti cromatiche.

L’idea su cui si basa il bruciatore di Bunsen è quella secondo la quale il gas, di cui si vuole studiare lo spettro, deve essere miscelato con l’aria prima della combustione e non aggiunto in un secondo momento. Fu con la ricerca degli scienziati tedeschi R.W.Bunsen (1811-1899) e il G.Kirchoff (1824-1877) che lo spettroscopio diventò, per i chimici del tempo, un sensibilissimo strumento di analisi, fornendo tra l’altro conferme sperimentali alle teorie della chimica inorganica.

 
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